[Testo] Episodio 108: Mindfulness Semplice Ma Non Facile

Una delle definizioni di Mindfulness più conosciute è quella coniata da Jon Kabat-Zinn, che la descrive come “la consapevolezza che emerge dal prestare attenzione nel momento presente, in modo intenzionale e non giudicante”. Definizione non banale e che incute un po’ di timore a chi si avvicina alla pratica per la prima volta. Più semplicemente, Mindfulness è lo stato del “prestare attenzione alle cose”.

Si, del prestare attenzione alle cose. Niente di più e niente di meno. Se presti attenzione alle cose, ne sei consapevole. Se non presti attenzione alle cose, non ne sei consapevole.

Ma a cosa bisogna prestare attenzione?

Praticamente a tutto: al rumore del vento, alla musica in sottofondo, ai pensieri, alle emozioni, alle sensazioni fisiche. Addirittura è possibile camminare, parlare, mangiare, bere e ascoltare in modo consapevole. Il respiro è uno degli oggetti d’attenzione più utilizzati e viene chiamato àncora. Una volta qualcuno ha detto: “la vita inizia con un respiro e finisce con un respiro. Dev’essere qualcosa d’importante”.

Ma è davvero tutto qui?

Questo è il cuore della Mindfulness; ma una volta che hai scelto un oggetto a cui prestare attenzione, la pratica ti chiede di rimanere concentrato su quell’oggetto. Prendiamo ad esempio un esercizio di 10 minuti sul respiro. Per iniziare scegli qualcosa a cui prestare attenzione, in questo caso appunto il tuo respiro. Respiro in realtà è un termine troppo generico, meglio essere precisi, diciamo l’aria che entra e che esce dalle narici. Inspira dal naso, espira dal naso. Nota l’aria più fredda che entra nelle narici quando inspiri, e quella più calda che esce dalle narici quando espiri. Inspira, espira, e prosegui con questo ritmo.

Detta così sembra facile, ma in realtà può non esserlo affatto. A un certo punto arriveranno dei pensieri, succede sempre, e senza accorgertene la tua mente divagherà, magari ricordando il passato o immaginando il futuro.

Niente di cui preoccuparsi, è la pratica. Quando noti che la tua mente si è distratta, riportala al respiro. Ogni volta. L’idea è notare quando vieni trascinato via dai pensieri, e a quel punto ritornare alla tua àncora. È proprio allora che accade la magia; coltivando la pratica ogni giorno alleni la tua mente ad affrontare le situazioni davvero importanti e spesso imprevedibili della vita. Così ad esempio puoi accorgerti del tuo stress prima ancora di esserne sopraffatto. Come succede al giocatore di baseball durante una partita decisiva, è l’allenamento quotidiano che lo prepara a quella presa incredibile, nient’altro.

Un’altra cosa importante…

Non criticarti se mentre mediti ti perdi nei pensieri. Jack Kornfield, uno dei massimi esperti di Mindfulness, una volta ha detto: “è come insegnare a un cucciolo a camminare. Non lo punisci quando cade. Lo rimetti in piedi delicatamente, così può riprovarci”. Sii gentile verso te stesso, e ogni volta, semplicemente, torna alla tua àncora.