[Testo] Episodio 175: Tu Non Sei i Tuoi Pensieri

L’intelligenza umana è una combinazione di coscienza e mente pensante. La coscienza ha a che fare con la consapevolezza del momento presente, mentre la mente pensante è il risultato delle esperienze vissute e dei condizionamenti ricevuti.

Cogito ergo sum. È la famosa frase pronunciata da Cartesio, che tradotta vuol dire “penso dunque esisto”. Non bisogna però confondere la mente pensante con la consapevolezza. La mente è una componente importante del corpo fisico, non molto diversa da una mano o da una gamba. La sua funzione principale è proteggerci in momenti di difficoltà o pericolo. Ma la maggior parte della vita accade tra una difficoltà e l’altra. In condizioni normali, la mente rischia di portare più problemi che benefici.

La mente vive nel passato o nel futuro. Non nel presente. Prende gli eventi accaduti nel passato e se ne serve per prevedere gli eventi futuri. Il fatto è che la vita è adesso, il passato ormai non c’è più e del futuro non sappiamo nulla. Sono le azioni di oggi che definiscono il nostro domani. Quindi non ha molto senso preoccuparsi del futuro. È più intelligente cercare di fare del proprio meglio adesso. La ricetta del successo è agire piuttosto che pensare. E l’agire è possibile solo nel momento presente. Nell’istante in cui iniziamo ad agire mettiamo meglio a fuoco i nostri obiettivi e li rimoduliamo in base a ciò che accade momento dopo momento. Se invece continuiamo a rimanere nei pensieri l’azione si svolge nella mente e i nostri vissuti influiscono sugli esiti immaginati di quelle azioni. Conseguenze che nonostante siano solo virtuali, ci demotivano e ci impediscono di agire nel qui e ora.

La mente crea una versione della realtà. La realtà è neutra, siamo noi a darle un senso: così diventa la nostra realtà. Che può motivarci, deprimerci o lasciarci indifferenti. Ad esempio, se hai passato tutto l’anno in una località grigia e fredda del nord Europa senz’altro apprezzerai un pomeriggio soleggiato d’estate in un Paese mediterraneo. Se invece hai passato l’anno in un clima caldo e umido, ti sembrerà normale. Il pomeriggio d’estate caldo e soleggiato semplicemente esiste, ma la percezione che ne abbiamo è frutto della mente e delle esperienze passate. Un altro esempio è la passione per certi giochi che abbiamo da bambini. Quella passione svanisce quando diventiamo adulti. Eppure i giochi sono sempre gli stessi. È la nostra percezione che è cambiata. Nulla di male nell’attribuire valori diversi a cose diverse in tempi diversi. Ma essere consapevoli di questa caratteristica della mente può aiutarci a risolvere conflitti o a valutare in modo diverso ogni situazione della vita. Può anche aiutarci ad accettare con più serenità i punti di vista altrui.

La mente esaspera le paure o ne crea di nuove. Quando nasciamo siamo una tabula rasa. Poi la nostra mente viene influenzata dall’ambiente in cui cresciamo. La mente condizionata genera paure e definisce ciò che possiamo o non possiamo fare. Ogni volta che usciamo dalla zona di comfort, la mente inizia a fare valutazioni basate su quelle paure. Il risultato in genere è che la paura aumenta e perdiamo motivazione a fare quello che volevamo fare. Immagina di dover tenere un discorso davanti a centinaia di persone. Nella tua testa inizia un conto alla rovescia che ti rende più ansioso ad ogni secondo che passa. La tua mente condizionata ripenserà agli errori fatti nelle presentazioni precedenti oppure si fisserà sul numero di spettatori o su qualsiasi cosa che aumenti la tua paura e renda la situazione ancora più tesa. Se questa paura persiste con la stessa intensità avrà senz’altro un impatto sulla tua presentazione. Anche le persone più esperte e di successo hanno paura quando escono dalla loro zona di comfort. Ma riconoscono che quella paura non li aiuta e scelgono consapevolmente di contrastarla. Questa scelta dà loro la forza per andare oltre la paura.

La mente crea distrazioni ed è la principale causa di prestazioni non all’altezza. In qualsiasi ambito il successo dipende dalle azioni che facciamo ora e dal concentrarsi totalmente su quelle azioni. La proliferazione mentale toglie energia alla concentrazione e ci impedisce di dare il massimo. Se non sei in grado di dare il 100% le possibilità di successo diminuiscono. Perché la mancanza di concentrazione è alla base del procrastinare, che a sua volta riduce la motivazione e la fiducia in sé stessi. Ad esempio, stai per parlare di fronte a una platea enorme. Ma la tua mente inizia a pensare a come il pubblico recepirà quello che stai per dire. Se mentre parli vedi qualcuno ridere la tua mente tenderà a mettere in relazione quell’episodio con la tua presentazione. Inizierai a distrarti e a perdere concentrazione.

Secondo Confucio, “chi conquista sé stesso è il più forte dei guerrieri”. La nostra realtà del mondo è dentro di noi. Anche il dolore e la gioia sono dentro di noi. La mente è molto potente e può ingannarci in qualsiasi situazione. La vera trasformazione sta nel riconoscere che non siamo la nostra mente. E che i nostri pensieri non sempre lavorano a nostro favore. La mente è straordinaria per gestire i momenti di crisi o di pericolo. Ma non ogni momento è di crisi o pericolo, e anzi la maggior parte dei momenti della nostra vita non lo è.