Come praticante di Mindfulness ho una missione: condurre la mia vita fuori dall’illusione e portarla nella vera e immensa realtà che essa è. Compito non facile, che esige coraggio, pazienza e impegno.
Vedere direttamente significa scoprire. Entra in gioco una energia nuova. L’energia si libera quando non c’è fuga, non c’è resistenza, né opposizione a ciò che accade nel momento presente. Essere qui, ora, è semplicemente vedere, ascoltare, sentire, fare esperienza di tutto, senza bisogno di diventare niente.
La palestra per praticare questa osservazione diretta, calda e gentile è il mio corpo, i miei pensieri, le mie emozioni. La mia vita.
Secondo Wilfred Bion, psicanalista del Novecento, la verità è il motore di ogni sano sviluppo mentale, è cibo per la mente: «un sano sviluppo mentale sembra dipendere dalla verità come l’organismo vivente dipende dal cibo; se la verità manca, la personalità si deteriora».
Anche Osho è sulla medesima lunghezza d’onda: «tutte le culture e tutte le civiltà ci hanno insegnato a reprimere i problemi; in questo modo, con il tempo, se ne diventa inconsapevoli, al punto che ce ne si dimentica e si pensa che non esistano. La strada da percorrere è esattamente quella opposta. Rendi qualsiasi problema qualcosa di totalmente cosciente e proprio in quell’essere cosciente, nel tuo focalizzarti su di esso, si dissolve!»
Talvolta vivo altrove, dentro mondi immaginari creati dalla mia mente. La pratica di Mindfulness è un salutare bagno di realtà.
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