[Testo] Episodio 127: Perché Amo la Mindfulness

Pratico e insegno Mindfulness da oltre vent’anni e quello che sto per raccontare l’ho imparato per esperienza personale.

Mindfulness è la pratica dell’essere pienamente consapevoli del momento presente, come se quel momento fosse tutto ciò che esiste. Che poi di fatto è proprio così. Ho scoperto l’importanza del praticare con il cuore ancor più che con la mente, anche se all’inizio usiamo di più la mente per padroneggiare le tecniche e comprendere la pratica.

Il tuo amore per la pratica aumenta man mano che scopri il tuo potenziale di umanità. Questo processo però non è lineare: fai un passo avanti, poi uno indietro, poi ancora tre avanti e così via.

Essere consapevoli di cosa c’è nella mente, utilizzando il respiro come una pausa, come un punto o una virgola nel corso della giornata, per rifocalizzarsi su ciò che è importante in quel momento. Pratico in questo modo un centinaio di volte al giorno.

Espira profondamente per lasciare andare le tensioni, i conflitti, le avversioni. Fai un passo indietro e osserva i pensieri mentre sorgono, e riconoscili come qualcosa di separato da te. Puoi osservare i tuoi pensieri e scegliere cosa farne: ti aiutano a stare sul sentiero della tua vita, sui tuoi obiettivi, o ti portano fuori strada?

Puoi osservare anche le tue emozioni mentre sorgono, e scegliere come rispondere o cosa farne invece di reagire impulsivamente ed essere loro ostaggio. Libera il tuo cuore dalle catene e lascialo libero di amare incondizionatamente.

Cosa fare però con i pensieri che sorgono e ti distraggono? Una pratica di Mindfulness intensa e regolare ti permette di andare oltre i pensieri e le emozioni e di osservarli – esattamente come le tue orecchie percepiscono i suoni – come qualcosa di diverso da te, come qualcosa che la tua mente crea.

La mente è una delle nostre porte sensoriali e tocca a noi decidere quanto lasciar fuori. Pensa ai pensieri come a immagini illusorie che puoi osservare anche per lungo tempo prima di vedere cos’altro c’è. Una volta che hai imparato che puoi essere colui che osserva i propri pensieri invece che colui che li crea e reagisce, puoi scegliere a quali pensieri prestare attenzione e quali invece lasciare andare.

A volte i pensieri si nascondono nelle parti più oscure della mente; in quel caso fermati, fai un respiro e aspetta che emergano in superficie. Una volta che li puoi vedere chiaramente puoi decidere se meritano la tua attenzione. Possono anche darti indicazioni su cosa ti impedisce di fare qualcosa.

Se un pensiero non ti piace, non respingerlo, piuttosto chiedigli cos’è venuto a fare e come pensa di poterti aiutare. Col passare del tempo noterai che quel pensiero non si presenta più. Ne arriveranno altri naturalmente, la mente fa quello che deve fare, proprio come le orecchie, il naso, gli occhi, la bocca e la pelle fanno quello che devono fare, elaborano continuamente informazioni. È molto più importante che alleni i tuoi pensieri a fare ciò che vuoi e che presti attenzione al qui e ora e a cosa vuoi ottenere da quel momento.

Le emozioni sono spesso il riflesso di un pensiero, di un’attitudine, di come ci poniamo nei confronti della vita. Vedi la vita come una cosa meravigliosa con qualche periodo difficile qua e là, come una prova da superare con fatica ogni giorno, o come una via di mezzo? Vedi la vita come qualcosa di cui avere paura – come ho fatto io per decenni – o come un’avventura sempre pronta ad avverarsi, come ho scoperto più tardi con un’attitudine mentale più evoluta?

Quando pratichi da tanto tempo, cambiano molte altre cose. Cambiano i tuoi valori e le tue priorità, ti liberi dal fardello dei desideri e delle ambizioni e impari a godere del semplice essere te stesso, del fare ciò che ti dà gioia e ciò che è necessario per onorare le tue responsabilità verso te stesso e gli altri. Credimi, col tempo tutto questo succede davvero e funziona. Accade gradualmente, piano piano, ed è l’esperienza più meravigliosa e straordinaria che possa capitare. Ti liberi di tutti i falsi valori, è come una muta che ti rinnova la pelle.

Ricordo una volta in un gruppo una persona arrivò annunciando orgogliosamente di aver mangiato in piena consapevolezza sei pacchetti di patatine uno dietro l’altro. Pensava di averli mangiati consapevolmente perché, diceva, aveva prestato attenzione a tutta l’esperienza, dall’inizio alla fine. Non feci commenti durante l’incontro perché per certi versi quella persona si era mostrata effettivamente consapevole. C’era però un enorme MA. Stava utilizzando la Mindfulness per fare ciò che voleva, anche se questo andava contro la sua salute. Un pacchetto di patatine ogni tanto, così come un bicchiere di vino ogni tanto, vanno benissimo, ma sei pacchetti tutti insieme sono sintomo di disordine alimentare e di autolesionismo. In un incontro successivo affrontammo in maniera indiretta il tema del fare scelte salutari per il nostro corpo e la nostra mente.

Mindfulness vuol dire anche essere sempre consapevoli delle intenzioni che sono alla base delle nostre azioni, delle nostre scelte e in generale del nostro benessere. È importante fare queste scelte in modo consapevole. Per fare scelte migliori è necessario dare più valore a sé stessi.

La consapevolezza diventa allora il modo naturale di vivere, e col passare del tempo richiede sempre meno sforzo. Oggi mi ritrovo a poter osservare cosa accade nella mia mente quando faccio una scelta piuttosto che un’altra. È uno sviluppo interessante della consapevolezza.

La consapevolezza ti aiuta a conoscere te stesso più in profondità, a scoprire dentro di te nuovi valori. Curi antiche ferite rimaste nascoste, a volte per decenni, negli angoli più remoti del tuo inconscio; ferite che sono come rifiuti tossici che boicottano il tuo momento presente, i tuoi progetti e le tue aspirazioni.

Non saremo mai veramente padroni delle nostre emozioni e dei nostri pensieri, quello che possiamo fare però è trasformare una vita di continui alti e bassi in una vita più equilibrata.

Poco a poco scopri che nella maggior parte delle situazioni puoi prendere decisioni migliori e più informate, e non cerchi più di controllare la tua vita agendo sulla realtà esterna perchè ora il tuo “luogo di controllo” è dentro di te. Personalmente ci riesco spesso, salvo quando vengo attivata da qualcosa e allora torno ai miei comportamenti abituali di una volta. Ma sto lavorando anche su quelli.

Impari a rilassarti in ogni cosa che la vita ti porta. Prendi ancora decisioni e fai ancora progetti ma non sei più schiavo dei risultati.