[Testo] Episodio 123: Le Cose Così Come Sono

Vivere nel momento presente non è una passeggiata.

La nostra mente ci urla addosso e ci riporta continuamente al passato per farci ripensare agli errori che abbiamo commesso e farci risentire il dolore dei traumi che abbiamo subito.

E in modo altrettanto perverso, quella stessa mente ci proietta nel futuro, dove immaginiamo mondi che non si avverano mai, mentre i nostri corpi subiscono gli effetti dell’ansia e della paura. Dove facciamo progetti e ci aspettiamo risultati, salvo poi sprofondare nella delusione o nella depressione quando realtà e fantasia divergono, molto prima di aver raggiunto i “nostri obiettivi”.

Ieri notte, mentre ero nel mondo dei sogni, l’Universo mi ha mandato un messaggio in cui diceva che non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo vivere così. Non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo continuamente pensare al passato o al futuro. Possiamo lasciare andare quei pensieri e lasciare che le cose siano così come sono, qui e adesso.

Più facile a dirsi che a farsi, e credimi lo dico con cognizione di causa. Ma seguimi per un attimo.

La mente non deve per forza viaggiare nel passato o nel futuro. Possiamo ancorarla al presente e lasciar perdere tutto il resto. In altre parole, possiamo conoscere cosa c’è nel qui e ora senza continuamente tornare al passato o proiettarci nel futuro. Non possiamo cambiare nulla del passato o del futuro. Se però diamo loro troppa corda e lasciamo che si impadroniscano della nostra mente, finiamo per non vedere più quello che abbiamo a disposizione qui, adesso, in questo momento.

Pensa a tutte le cose che potremmo lasciar essere e lasciare andare se riuscissimo a vivere pienamente nel momento presente.

Ad esempio, potremmo lasciar andare le questioni relazionali. Questioni che assorbono tantissima energia emotiva. La quantità di tempo, denaro ed energia che investiamo solo su questo aspetto della nostra vita è enorme. Cosa accadrebbe se lasciassimo semplicemente essere? I nostri ex uscirebbero dai nostri radar e finirebbero in una terra di nessuno dove non c’è sofferenza. Sparirebbe tutto il risentimento e il dramma delle nostre storie passate. E potremmo vivere in santa pace senza l’ansia di dover trovare a tutti i costi “la persona giusta” nella prossima storia.

E poi tutte le questioni che riguardano il corpo e le emozioni. Abbiamo passato quello che abbiamo passato. Le ferite ci sono ancora ma le possiamo curare, se solo resistiamo all’impulso di toccarle e grattarle. Se abbandoniamo l’ansia e la paura di poter essere feriti di nuovo. Facile che lo saremo ancora, perché la vita non è uno sport da spettatori. Cosa accadrebbe se lasciassimo tutto semplicemente essere? Se potessimo respirare profondamente nel qui e ora, con le nostre ferite, da sopravvissuti quali siamo.

Per non parlare delle questioni del mondo. Possiamo focalizzarci sulla realtà fuori di noi, su quello che è andato storto nel mondo. Possiamo puntare il dito e incolpare. Possiamo lamentarci del domani perché pensiamo che sarà sempre schifoso come l’oggi. Cosa accadrebbe se lasciassimo tutto semplicemente essere? Se evitassimo di farci coinvolgere. Se fossimo un faro di pace. Se facessimo ciò che possiamo, con quello che abbiamo, dove siamo. Nel qui e ora.

Non possiamo cambiare il nostro passato. Non possiamo prevedere il nostro futuro. Ma possiamo smettere di sprecare tempo, energia e risorse preziose appresso a loro. Possiamo lasciare semplicemente essere e vivere nel presente.