[Testo] Episodio 158: La Realtà che Cura

È da dieci giorni che ogni mattina mi sveglio con un pensiero fisso in testa, una certezza: ho preso il coronavirus.

Il mio corpo però non è d’accordo. Non ho i sintomi del virus, che possono includere tosse secca, dolori muscolari, febbre alta e difficoltà respiratorie. Non vivo in una zona rossa e nelle ultime settimane non sono mai uscita di casa. Nonostante questo, la mia mente continua a produrre pensieri ansiogeni: sono malata. Morirò. È un crampo quello che ho nella spalla o sono i primi segnali dell’infezione?

Quest’ansia per la mia salute arriva da lontano. Risale a più di dieci anni fa, e a causa dei disturbi che ho avuto, parlo di calcoli renali, cisti ovariche e perfino il cancro, ho sviluppato una sindrome da stress post traumatico. Questa sindrome mi ha portata ad essere iper-attenta ad ogni minimo sintomo. E ad interpretarlo. Ogni volta che sento qualcosa nel corpo entro nel panico per paura di possibili recidive che sconvolgerebbero la mia vita.

Tre anni fa, quando la mia sindrome è peggiorata, ho iniziato un percorso di terapia per curare l’ansia. È lì che ho imparato come gestire le mie reazioni al trauma, e l’ho fatto attraverso un metodo che ha le sue radici nella Mindfulness chiamato un po’ scherzosamente “attieniti ai fatti”.

Con questo metodo sposti l’attenzione solo sui fatti reali che accadono nel momento presente e che in qualche modo possono essere verificati. L’obiettivo è liberarti dall’ansia provocata dai tuoi pensieri catastrofici sul futuro.

La Dr.ssa Sara Banks è stata mia counselor ed è specialista in un tipo di psicoterapia chiamata ACT, che sta per Acceptance and Commitment Therapy, che in italiano si può tradurre Terapia di accettazione e di impegno nell’azione. La Banks afferma che metodi come “attieniti ai fatti” ci aiutano a prestare attenzione a ciò che c’è nel momento presente così com’è, invece che andare appresso a idee e storie che la nostra mente produce. Piuttosto che combattere le sensazioni e i pensieri ansiogeni, è meglio osservarli mentre sorgono qui e ora, e poi lasciarli andare. Soprattutto le persone che vivono perennemente in ansia per la propria salute possono trarre enorme beneficio da questo metodo.

Inoltre la Dr.ssa Banks sostiene che quando parliamo della pandemia da coronavirus tendiamo a parlarne in termini apocalittici, mentre invece dovremmo concentrarci su ciò che sta realmente accadendo, ad esempio sul fatto che i supermercati sono aperti, che abbiamo il cibo per mangiare e l’energia elettrica che ci serve nelle nostre case. Se guardiamo a ciò che avviene a livello globale, è normale che l’ansia aumenti. Ma la Mindfulness ci invita a osservare ciò che accade dentro e fuori di noi ora, non il futuro spaventoso che immaginiamo. Nella Mindfulness possiamo trovare una qualche forma di sollievo.

Porto un esempio dal mio passato: una mattina ho incontrato la Dr.ssa Banks per una seduta di counseling. L’oggetto di quella seduta erano gli esami del sangue che avevo appena ritirato e che risultavano oltre i valori normali. Ero terrorizzata: dentro di me ero sicura si trattasse di una recidiva del cancro.

La Dr.ssa Banks, con fare compassionevole, mi ha chiesto: “Quali sono i fatti di questa situazione? I tuoi esami mostrano una conta elevata di globuli bianchi. Il che può significare un’infezione o forse un cancro”. Sono scoppiata a piangere.

“Sarà necessario un consulto con il tuo medico curante. Ma ora sei seduta qui, in questa stanza. Tieni in mano un fazzolettino di carta. Hai i globuli bianchi oltre i valori massimi. Questo è tutto ciò che sappiamo per certo”. Improvvisamente ho sentito il mio corpo rilassarsi.

Al momento ci sono ancora molte cose che non conosciamo del coronavirus. Ma invece di stare rannicchiata nel letto e farmi paralizzare tutto il giorno da pensieri ansiogeni, come suggerisce il metodo mi attengo ai fatti: in questo momento sono seduta sul mio divano. Il mio cane è accovacciato ai miei piedi. La mia temperatura è normale. La mia mente ansiosa, intanto, mi dice che il peggio sta per arrivare e farei bene a mettere per iscritto le mie ultime volontà. Non sto scherzando, mi dice proprio così. E nonostante questo, con la Mindfulness posso riportare ogni volta la mia attenzione a fatti reali nel qui e ora. Tra me e me mi dico: “la spesa è in frigo. La casa è riscaldata. Il quartiere dove abito è sicuro”.

La mia ansia non è solo mentale: da quando ho iniziato la quarantena spesso ho sentito i suoi effetti anche nel corpo. Di solito si manifesta con sensazioni di freddo o di dolore, e a volte anche con un peso sul petto. Purtroppo sono anche i primi sintomi del coronavirus, e la mia mente ansiosa lo sa.

Attenermi ai fatti mi permette comunque di fare un respiro profondo e accogliere la sensazione semplicemente come una sensazione che sto sentendo adesso, nulla di più e certamente nulla che sia presagio di qualcosa di tragico. Mi dico “sento un dolore alla spalla” oppure “sento freddo alle mani” e non ci costruisco sopra dei film. Permetto a pensieri e sensazioni di manifestarsi, e poco dopo se ne vanno da sé. Mi occuperò dei prossimi, se e quando arriveranno.