[Testo] Episodio 087: La Mindfulness dei Gesti Quotidiani

Sorseggiare la tua tazza di té quotidiana è un gesto che – se fatto consapevolmente – può fare miracoli. Ecco come e perché.

Il cervello è forse l’organo più complesso e affascinante del corpo umano. Sebbene le sue potenzialità siano ancora in gran parte sconosciute, una cosa che sappiamo per certo è che il cervello – ad ogni età – ha una straordinaria capacità di rimodellarsi e riorganizzarsi, di smantellare e ricreare i propri circuiti neuronali, di formare nuove connessioni e apprendere nuovi schemi cognitivi.

E sottolineo: ad ogni età.

Ciò che rende tutto questo possibile è una caratteristica del cervello chiamata neuroplasticità, scoperta all’inizio degli anni ’70 dal neuroscienziato Michael Merzenick mentre cercava, strano a dirsi, di dimostrare l’esatto contrario e di avvalorare la tesi, all’epoca ampiamente diffusa, di un cervello immutabile per tutta la durata dell’età adulta.

Per esperienza sappiamo anche che costanza e pratica sono fattori chiave nell’apprendimento di nuove competenze. Più ci esercitiamo, più le nuove connessioni neuronali si consolidano. Ecco perché, se hai intenzione di sviluppare uno stile di vita più consapevole, una semplice tazza di té, o di caffè se preferisci, può portarti molto lontano.

La Mindfulness, ovvero la capacità di essere consapevoli in modo intenzionale e non giudicante di ciò che sta accadendo nel momento presente, è uno stato mentale e una naturale qualità umana.

Come suggerito da una vasta gamma di ricerche e studi scientifici sulla Mindfulness e i suoi benefici per l’Uomo, un’attitudine orientata alla consapevolezza porta con sé diversi vantaggi. Tra questi, più resilienza, più equilibrio, una maggiore salute mentale e un sistema immunitario più forte. La Mindfulness è senza dubbio una competenza che vale la pena possedere.

Come fare?

Uno dei modi più accessibili per sviluppare un’attitudine consapevole è integrare la Mindfulness nella vita quotidiana. Inizia con piccole dosi. Con semplicità. E sii costante.

In un suo articolo, lo scrittore Reece Robertson dá questo suggerimento: invece che sulla durata, concentrati sulla costanza e sulla frequenza, e lascia che quell’abitudine diventi poco a poco un elemento naturale del tuo Essere. Inizia per gradi, impara cosa fare e crea un processo da seguire ogni volta.

Mindfulness non vuol dire necessariamente stare seduti su un cuscino. Non è affatto detto che debba essere così. La Mindfulness può essere coltivata sul cuscino o in altre situazioni. Col tempo e con la pratica. E con tecniche diverse.

Il protocollo MBSR sviluppato da Jon Kabat Zinn nel 1979 presso il Medical Center dell’Universitá del Massachussets distingue tra pratica formale e informale.

La pratica informale implica il prestare attenzione momento dopo momento in modo intenzionale, aperto e non giudicante, a ciò che stai facendo o sperimentando, qualsiasi cosa sia. Può essere un buon punto di partenza per chi inizia a praticare o un utile complemento alla pratica formale – quella sul cuscino – per meditatori esperti e di lungo corso. Permette di integrare la Mindfulness nella vita di ogni giorno e di coltivare la consapevolezza durante le attività quotidiane. Non richiede uno spazio e un tempo dedicati. Puoi tranquillamente praticarla quando vuoi e dove vuoi.

Ecco una semplice pratica informale per aiutarti a iniziare. Non sono necessari cuscini o lunghe sessioni a gambe incrociate. Niente bastoncini di incenso o candele. A meno che tu non li voglia. Hai solo bisogno di un oggetto su cui concentrare tutta la tua attenzione.

Per quanto l’oggetto d’attenzione tradizionale sia il respiro, comodo ed efficace per ancorarci al momento presente, in questa fase puoi utilizzare qualsiasi oggetto. Fai delle prove e vedi cosa funziona o non funziona per te.

Assicurati di scegliere un’attività routinaria, qualcosa che fai regolarmente e così spesso da non doverci nemmeno pensare. Qualcosa che non ti richiede alcuna attenzione particolare, che fai in automatico. Va bene qualsiasi cosa, dal lavarti i denti al rifare il letto, dal mangiare qualcosa al sorseggiare una tazza del tuo té preferito.

Qualsiasi attività scegli, assicurati che sia una routine. Questa attività sarà il tuo oggetto d’osservazione. La tua porta d’accesso a una mente e una vita più consapevoli.

Ora, stabilisci un momento della giornata per bere una tazza di té in consapevolezza. Per quanto non sia necessario, è certamente consigliabile. Infatti fissare un momento della giornata aiuta la tua mente e il tuo corpo a ricordarsi che questa non è una tazza di té come tutte le altre. Non stai semplicemente facendo una pausa. Non stai sorseggiando il tuo té mentre scorri i messaggi o le ultime notizie sul cellulare.

Qualsiasi momento della giornata va bene, se va bene a te.

Quando è l’ora del té, versatene una bella tazza bollente e focalizza tutta la tua attenzione su ciò che stai sperimentando in quel momento. Fai lavorare tutti i tuoi sensi. Nota i movimenti del tuo corpo, il contatto delle dita e delle labbra con la tazza. Nota il profumo del té, il suo gusto e la sua superficie. Nota il vapore che sale dalla tazza. Nota le sensazioni fisiche nel tuo corpo. C’è tensione? C’è rilassamento? Nota com’è. Semplicemente osserva.

E quando la tua attenzione divaga – e prima o poi succederà – notalo e riportala gentilmente al momento presente. Continua a riportare indietro la tua attenzione ogni volta che si distrae. Sii paziente. Non prendertela con te stesso. Dovrai farlo parecchie volte. Rimani presente. Osserva senza giudicare. Lascia essere senza reagire.

Cerca di praticare in questo modo ogni volta che ti è possibile. Puoi farlo quando vuoi e dove vuoi. Puoi iniziare anche adesso.

E ricorda, stai allenando la tua mente. Stai rimodellando il tuo cervello.

Ma cosa accade al tuo cervello quando pratichi questo esercizio con regolarità?

Ogni volta che riporti la tua attenzione al momento presente in modo intenzionale e non giudicante, il tuo cervello si ristruttura, crea nuovi circuiti neuronali e forma nuove connessioni tra le diverse aree cerebrali. Prepara il terreno per una mente e una vita consapevole.

Ogni volta che pratichi, ogni volta che riporti con gentilezza la tua attenzione al momento presente, stai ri-attivando quegli stessi circuiti neuronali. E più li attivi, più li rinforzi, e più facile diventa per la tua mente entrare in uno stato di presenza consapevole, spontaneamente.

Col tempo diventa un’abitudine.

Le persone che praticano regolarmente, sedute sul cuscino o in altre situazioni, sviluppano circuiti neuronali più fitti che supportano e rinforzano questa nuova abitudine mentale, a tal punto che per loro diventa naturale. Tendono a entrare spontaneamente in uno stato di presenza consapevole anche quando non stanno praticando intenzionalmente.

Come scrive Rick Hanson in uno dei suoi libri, “i dettagli neurofisiologici della pratica sono complessi, ma la sostanza è molto semplice: nel bene o nel male, il modo in cui utilizzi la tua mente modifica il tuo cervello”.