[Testo] Episodio 037: I Benefici Di Un Ritiro Silenzioso

Poco tempo fa sono rientrata da un ritiro silenzioso di meditazione di 8 giorni presso la Insight Meditation Society di Barre, nel nord-est degli Stati Uniti. È il centro fondato da Jack Kornfield, Joseph Goldstein e Sharon Salzberg per portare in Occidente gli insegnamenti del Buddhismo.

Tutti e tre hanno hanno vissuto molto tempo nel sud-est asiatico a studiare nei monasteri e a immergersi negli insegnamenti e nella pratica di Siddharta Gautama, il Buddha. È stata un’impresa – oltre che un atto d’amore – mettere in piedi, quarant’anni fa, un centro come la Insight Meditation Society. Oggi il centro organizza ogni anno diversi ritiri di meditazione e ospita illustri insegnanti buddhisti da tutto il mondo.

Ho avuto la fortuna di prendere parte a un ritiro dedicato ai professionisti della Mindfulness: terapeuti, educatori e assistenti sociali che insegnano Mindfulness. Sono una psicologa clinica e nella mia pratica insegno sia il programma MBSR per la riduzione dello stress che la meditazione di consapevolezza. Il ritiro, condotto tra gli altri da Akincano Marc Weber, insegnante e psicoterapeuta a orientamento buddhista, aveva l’obiettivo di approfondire la nostra pratica di Mindfulness e forse anche chiarire alcune aree riguardanti l’insegnamento della pratica che la recente “rivoluzione della Mindfulness” ha tralasciato, omesso o di cui semplicemente non era a conoscenza. La leggenda vuole che Jon Kabat-Zinn abbia avuto l’idea del programma MBSR proprio mentre era alla Insight Meditation Society.

Spesso quando racconto di essere stata in silenzio per otto giorni, le persone mi dicono: Ah non potrei mai rimanere senza parlare per tutto quel tempo! Come fai? La mia risposta sincera è che rimanere in silenzio è la parte facile del ritiro. La parte più difficile, quella più sfidante, è che nel silenzio posso incontrare solo me stessa, è solo a me stessa che posso rivolgermi e di cui posso fidarmi. Senza le abituali distrazioni dei rapporti sociali, imparo a coltivare una consapevolezza più profonda del corpo, dei pensieri e delle emozioni, momento dopo momento.

Durante la vita di tutti i giorni, nelle nostre interazioni con gli altri – siano esse piacevoli, spiacevoli o neutre – di solito siamo in modalità “pilota automatico”. Questa è un’espressione utilizzata spesso nei programmi basati sulla Mindfulness per descrivere i nostri schemi cognitivi ed emotivi abituali e condizionati, e le risposte che possono portarci – oppure no – a compiere azioni benefiche e salutari. Se siamo in modalità “pilota automatico”, non siamo liberi di scegliere. Di fatto sono i pensieri, le emozioni o le reazioni che scelgono noi.

Durante il corso MBSR, i partecipanti iniziano a comprendere le basi biologiche della reazione da stress e lo schema automatico che è geneticamente scolpito nel nostro sistema nervoso. Molti sentono parlare per la prima volta della risposta “combatti o fuggi” e di come agisce nelle nostre vite. Una delle intenzioni del corso è quella di portare a consapevolezza le nostre tendenze personali automatiche. L’obiettivo di una maggiore consapevolezza e di una mente più calma è un’accresciuta capacità di comprensione. Praticare Mindfulness in modo costante ci permette di rispondere – invece di reagire – alle situazioni che sono causa di infelicitá. Stabilizzare la mente attraverso il silenzio ci offre la reale possibilità di essere più liberi nelle nostre scelte.

Tutte le tradizioni contemplative sottolineano l’importanza del silenzio per approfondire la conoscenza e la comprensione di sé stessi. Nel buddhismo il silenzio viene definito “nobile”. Stiamo in silenzio per trovare calma e tranquillità, e attraverso queste permettere al corpo, alla mente e al cuore di acquietarsi. Personalmente trovo che rimanere in silenzio per lunghi periodi di tempo è un sollievo rigenerante. La vita è frenetica, impegnativa e nel lavoro che svolgo come psicologa, il dialogo e la conversazione sono elementi chiave. Quando sono in ritiro, col passare dei giorni il silenzio mi aiuta a calmare il corpo, la mente e il cuore in modo benefico e nutriente. Il silenzio è ormai uno strumento prezioso per il mio benessere e la mia salute.

Se stai valutando l’idea di prendere parte a un ritiro silenzioso, per approfondire la tua pratica di Mindfulness o per iniziarla, non esitare. Ne esistono di diversi tipi, sia per durata che per obiettivi. Consiglio vivamente un ritiro silenzioso per volersi bene e prendersi cura di sé, e per pacificare il corpo, la mente e il cuore.