[Testo] Episodio 080: L'Attenzione alle Cose Belle della Vita

Per esperienza ciascuno di noi sa che spesso gli eventi negativi hanno un impatto maggiore sul nostro stato mentale rispetto a quelli positivi o neutri. Questa tendenza a dare più peso alle negatività si è probabilmente formata nel cervello dei nostri antenati come strategia di sopravvivenza. Per il nostro benessere è infatti essenziale che evitiamo situazioni pericolose. Ad esempio, ci è utile sapere quali funghi sono commestibili e quali no.

I mezzi d’informazione spesso ci bombardano con titoli che inducono ansia o depressione; di fatto però viviamo una delle epoche più sicure della storia dell’umanità ed evitare pericoli mortali non è certo una priorità della nostra vita quotidiana. Questa ipersensibilità agli eventi negativi, che era intrinseca ai nostri antenati, si è tramandata fino a noi e può essere causa di grande sofferenza. Gli aspetti indesiderabili della nostra vita possono essere all’origine di disturbi d’ansia importanti e difficoltà personali. Le esperienze negative si imprimono nella memoria molto più rapidamente di quelle positive. Questa caratteristica del cervello ci porta a trascurare ciò che di buono ci accade e a privilegiare pensieri ed emozioni spiacevoli.

A volte sentiamo dire che, se solo lo vogliamo, possiamo cancellare i pensieri negativi e sostituirli con altri positivi. Non è esatto. Possiamo invece provare ad accettare gli eventi negativi e osservare che sia le esperienze positive che quelle negative sono impermanenti. Entrambe si trasformano. Gli effetti sulla nostra psiche dell’essere più sensibili alle negatività sono reversibili. Possiamo guarire dalle vecchie ferite e andare oltre gli schemi mentali e le convinzioni auto-inflitte.

Essere consapevoli della nostra esperienza nella sua totalità e dedicare attenzione a ciò che di buono ci accade ogni giorno è la ricetta per vivere una vita più ricca e gratificante.