[Testo] Episodio 024: La Mindfulness del Cuore

La pratica della Mindfulness, in particolare quella basata sul protocollo MBSR per la riduzione dello stress, è stata diffusa in Occidente da Jon Kabat-Zinn ottenendo un successo straordinario. Negli ultimi trent’anni ha riscosso un interesse e un riconoscimento a livello mondiale, non solo in ambito clinico, dove ha avuto le sue prime applicazioni, ma anche in quello educativo e aziendale.

Quando istruttori capaci come Jon Kabat-Zinn, lui stesso persona estremamente compassionevole, insegnano la Mindfulness, il messaggio principale che passa è di benevolenza, altruismo e compassione. Non sempre però ciò accade. Capita che un insegnante escluda queste componenti importanti dalla sua presentazione o dal suo metodo. Quando la gentilezza e la compassione non sono elementi fondamentali del corso, c’è sempre il rischio di trasformare la Mindfulness semplicemente in uno strumento per aumentare la concentrazione e la capacità di attenzione per scopi eticamente discutibili.

Quando la mente è agitata e confusa, quando la nostra percezione della realtà è fortemente distorta dal turbinio dei pensieri, dall’odio, dal desiderio smodato, dall’invidia e dall’arroganza, ecco allora sorgere la sofferenza. La Mindfulness può essere uno strumento meraviglioso per notare questi pensieri distruttivi quando sorgono e impedire loro di invadere la nostra mente.

Ma la Mindfulness da sola è sufficiente? È un po’ troppo ottimistico dare per scontato che la pratica di Mindfulness ti renderà automaticamente una persona più gentile e amorevole. Una mente chiara e pacificata non è, di per se, garanzia di un comportamento etico. Ci possono essere cecchini e psicopatici consapevoli dotati di mente calma e stabile. Ma non ci possono essere cecchini e psicopatici amorevoli.

Con la pratica della Mindfulness amorevole, prendiamo due piccioni con una fava, poiché per coltivare gentilezza e compassione abbiamo bisogno di essere attenti e consapevoli. Quando la nostra mente è agitata e va appresso ad ogni cosa, non stiamo coltivando nulla.

Per proteggere la pratica di Mindfulness da qualsiasi deviazione, è necessario integrarla fin dall’inizio con una forte componente di altruismo. È necessario fare costante riferimento all’idea di una “Mindfulness amorevole”. Così facendo disporremo di un modo potente e laico per coltivare la benevolenza e promuovere una società più altruista, coltivando al contempo la Mindfulness in ogni frangente della nostra vita.

Per essere pienamente trasformativa, la rivoluzione della Mindfulness ha bisogno di essere accompagnata dalla rivoluzione dell’altruismo.